Quante contraddizioni vivono in ognuno di noi? Le conosciamo? Le accettiamo? Sappiamo gestirle?
Francesca, donna contemporanea, può cucinare, pulire e stirare le camicie del proprio uomo senza sentirsi immediatamente catapultata nel Medioevo? Può sentirsi una persona per bene, anche se non ha ancora capito dove va smaltito il Tetra Pak? Ma soprattutto può dirsi realmente appagata e fiera di sé sebbene da una settimana non pubblichi nulla sui social? Questi e altri dilemmi assillano la protagonista che prova a rispondere, confessandoci le sue contraddizioni, anche le più intime, dolorose e comiche allo stesso tempo. Incongruenze che sono un’occasione continua per scontrarsi con questa nostra “Società Instagram” che ci vuole eternamente connessi, sempre perfetti e mascherati.
Ne usciremo vivi? Forse sì, con l’autenticità, il disordine e la sciatteria. Non è la bellezza che salverà il mondo, no, è il caos, la diversità.
Questo monologo è un inno alla consapevolezza di sé, alla libertà, all’amore per le sfumature, proprie e quelle degli altri. È come se Francesca si affacciasse al balcone e gridasse: “Voglio essere me stessa! Valgo per quello che sono! Non per la mia immagine!!” – Aspe’ però, prima di affacciarmi, meglio darsi una ripassata al rossetto, non si sa mai…
Ai primi che arriveranno, prima dello spettacolo, i “MACHERÈ” gruppo teatrale ideato dal Napoli Club Genova APS, avranno il piacere di offrire agli spettatori Babà e Caffè! Nel vero spirito di Napoli!