“La paura è una grande passione, se è vera deve essere smisurata e crescente. Di paura si deve morire. Il resto sono piccoli turbamenti, spaventi da salotto, schizzi di sangue da pulire con un fazzolettino. L’abisso non ha comodi gradini.”
Siamo abituati a temere i mostri, a rinchiuderli negli armadi e a nasconderli nelle foreste buie e sconosciute. Racchiudiamo le nostre paure dentro la parola “mostro” e le lasciamo fuori dalla porta di casa. Pensiamo di essercene liberati, ma non ci accorgiamo che i mostri hanno molte forme (o forse passano attraverso le serrature). Mostri sono i bulli, chi incoraggia la guerra, chi avvelena il pianeta; mostri siamo anche noi quando, se dimentichiamo il PIN del cellulare, quasi smettiamo di esistere. Poi ci sono certamente gli alieni, i vampiri, e tutti gli altri esseri pelosi e terrificanti che vivono sotto i letti.
“Cari mostri” è una raccolta che offre una visione panoramica su diverse forme di paura. Stefano Benni le immortala nella loro complessa e vivace varietà, e in questa moltitudine ci indica una certezza: il modo migliore per spaventare le paure, è farle ridere!