Ricordate il vecchio slogan degli operai tedeschi negli anni 70 “Lavorare meno, lavorare tutti”? Quello delle 35 ore settimanali per intenderci. Per Ceccon e Balbontin, a differenza dei tedeschi, 35 ore erano comunque troppe ed hanno voluto accorciare, oltre l’orario di lavoro, anche lo slogan mutandolo in “Lavorare meno, lavorare tu”. Titolo che rappresenta perfettamente la loro filosofia di vita, anche fuori dal palco. Oltre ai cavalli di battaglia (Savonese, Rabartha etc..) potrete sbellicarvi per le incomprensibili e futuristiche battute di due comici alieni Sciubidubi & Uaciuari, ragazzi interstellari; ascoltare una canzone d’amore con le note, ma non quelle del pentagramma, quelle a piè di pagina; potrete imbottirvi la testa di notizie inutili seguendo gli anchormen delle news che non interessano a nessuno. E se ancora non bastasse eccovi serviti con “Quel che gli uomini non dicono” sketch sull’inespresso e l’ipocrisia dove ascolterete non solo le voci ma anche i pensieri dei protagonisti.