Dieci è il decimo monologo satirico di Filippo Giardina. Dieci è lo spettacolo della definitiva liberazione di Giardina dal comune senso del pudore. Dieci è il viaggio di un comico che ha passato 20 anni della sua vita a parlare da solo su un palco e non sente più il bisogno di essere legittimato. Dieci dissacra quel posticcio dolore esistenziale che in un mondo reale sempre più accartocciato nel virtuale, è diventato il filo conduttore della vita di tutte le persone che abitano il mondo ricco. Dieci continua il percorso di critica ai social network in un una società che ottusamente si ostina a non comprenderne la gravità. Dieci abusa costantemente della libertà di espressione per sollevare dilemmi etici. Dieci è un viaggio nel senso dell’umorismo che costringerà gli spettatori a pagare il prezzo di vedere disintegrate le proprie certezze attraverso una risata. Dieci è uno spettacolo che parla degli ultimi senza pietismo né compassione ma con umana empatia. Dieci parla con disprezzo della dominante cultura della popolarità facendosi carico del rischio di essere profondamente impopolare. Dieci è un monologo satirico che racconta una società che ha completamente dimenticato che cosa sia la satira. Dieci è la fotografia disincantata di un mondo che non sa più da che parte andare e che per sopravvivere ha un disperato bisogno di ridere di se stesso.
Per il linguaggio utilizzato e i contenuti trattati Dieci è uno spettacolo vietato ai minori di 16 anni.